domenica 28 marzo 2010

Motocross in Brenta: Multe Raddoppiate ... ma che si applichino ...


Leggo con piacere che qualcuno si è accorto del problema motocross in Brenta.
Le multe sono state raddoppiate ... speriamo solo che si applichino e che siano un deterrente, proprio alla domenica ecologica ne ho viste che una volta passatemi di fianco se ne sono andate vedendo che vi erano anche uomini in divisa.

Capisco che il problema è che per loro non c'è spazio adeguato quì a Tezze ma sicuramente non si può passare sopra ai regolamenti.
C'è da notare che purtroppo con la scusa che non ci sono piste pubbliche proprio i genitori dei ragazzi con la moto sono i primi a giustificarli, a tal proposito ricordo un anno in cui si stava lavorando alla festa della famiglia e c'erano anche donne e bambini ad assistere ai lavori di preparazione, un gruppo di motociclisti si ostinavano a passare ad alta velocità, alchè presi il mio telefonino e mi piazzai in un bivio in cui fossi stato ben visibile, cominciai a riprenderli .... e tutti si sono accertati di avere la targa coperta una volta scoperto cosa stavo facendo, chi non l'aveva coperta dal nastro adesivo ci passava una mano sopra. Il mio era un gesto dissuasorio, infatti non passarono più (per di là almeno).

Dopo una settimana incontrai una delle signore con le quali collaborai a iniziative della scuola e riproverò me perchè suo figlio lo dovevo lasciare stare che a Tezze non ci sono piste, naturalmente non me ne stetti zitto, ma il punto è che prima di dissuadere i motocrossers ... vanno istruiti i loro genitori e magari rediretti a piste in cui il motocross è possibile.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

pur essendo un estimatore dei motori a scoppio di (quasi) qualsiasi genere, e pur avendo amici motocrossisti, condivido in pieno il tuo pensiero, ed aggiungo un paio di note:
-c'è da ricordare che il brenta è pure un parco, e come tale deve essere rispettato, transitandoci in bici/piedi/cavallo nel rispetto di animali e persone;
-lo scorso anno a pasquetta passando in bici sul greto sotto al ponte (dove camminavano famiglie con bimbi) siamo stati sorpassati da un paio di motocross, che dopo averci superato piano hanno "aperto" il gas proiettando una nuvola di sassi per aria, la fortuna ha voluto che nessun ciclista/pedone fosse colpito da qualche sasso, ma se fosse accaduto?
-credo che le "piste" del brenta siano alquanto pericolose se un motocrossista cade a velocità sostenuta e sbatte sui sassi...non sarebbe meglio spendere qualche euro in + e frequentare apposite piste con tanto di assicurazione infortuni e paramedici pronti al primo soccorso in caso di bisogno?

MEDITATE GENITORI DEI MOTOCROSSISTI NON ADULTI, MEDITATE MOTOCROSSISTI ADULTI...MEDITATE...se avete i soldi per la moto frequentate i giusti ambienti, altrimenti lasciate perdere, non mettete in pericolo la vita altrui, e fate un'altro sport più sano e meno dispendioso...

by Zorro

Anonimo ha detto...

Sul fatto dello sport più sano non so quali siano le tue fonti, magari preferisci il ciclismo lungo le strade asfaltate? Sul meno dispendioso se permetti ognuno fa i conti in tasca propria..
Riguardo al discorso piste fate un po' di confusione, perchè se trattasi di motocross allora si pratica in pista, invece l'enduro si pratica in terreno naturale. Ora non iniziate invettive e moralismi, è una disciplina legale e riconosciuta a livello mondiale con tanto di federazioni!
Concordo che i cretini si trovino ovunque, e le moto da fuoristrada non fanno eccezione, ma maleducati e cafoni si trovano anche al ristorante, che magari permettono ai figli di rompere le scatole a tutti i presenti, li trovi in bici che occupano la carreggiata intera e rispondono con dei bei "vaffa" se glielo fai presente, e ci sono anche con gli "ecologici" cavalli, visto che oltretutto secondo il codice della strada non possono proprio circolare.
Magari la vostra coscienza ecologista vi rende più semplice puntare il dito contro che pratica una disciplina che non apprezzate, ma se aprite gli occhi forse vedete con più luce.

Nicola

Emanuele Bonin ha detto...

@ Nicola

1) Quando ho scritto piste intendevo naturalmente un luogo adibito alla disciplina che vuoi praticare (le differenze motocross/enduro non le conoscevo), sicuramente esistono.

2) Il fatto che la mamma dei cafoni sia sempre in cinta concordo (di ciclisti che non rispettano le regole ce ne sono a bizzeffe) ma ciò non giustifica nessuno di essi, indipendentemente dalla disciplina che fanno.

3) Non tirare in ballo coscienza ecologiste o altro, io ho di regole e di trasmissione di regole da genitore a figlio, non ho demonizzato l'andare in moto, probabilmente hai interpretato male il mio post.

Anonimo ha detto...

Chi fa enduro è rispettoso dell'ambiente e del prossimo,non distrugge niente,è attento a non creare incidenti,purtroppo mancando la cultura in Italia degli sport motoristici ed essendoci tante persone che vogliono avere la verità e la risposta ad ogni argomento succede che persone che non creano pericolo e problemi vengano sanzionate e facilmente confuse con chi usa la moto senza testa,ma qualsiasi attività se svolta senza testa è pericolosa.Preoccupiamoci di chi delinque,degli zingari che infestano il Brenta,della sporcizia che troviamo,insegnamo alla gente a non gettare rifiuti per terra ed a informarsi profondamente prima di prendere posizioni su argomenti che non conoscono ma soprattutto smettiamola con atteggiamenti perbenisti ed ipocriti,impariamo che con il rispetto c'è spazio per tutti e magari un giorno,proprio tu che sei così severo con chi pratica uno sport che insegna l'amicizia,l'altruismo la lealtà il rispetto e l'amore per la natura vedrai tuo figlio guardare le moto e sognare di averne una.
Mi fa piacere vedere la gente a cavallo che mi saluta con il sorriso,lo stesso per quelli in bici e quelli a piedi ma poi leggere righe intrise di cattiveria e superficialità da persone che probabilmente non conoscono nemmeno il proprio fiume o i propri boschi mi fa meditare su quanta tristezza ci sia tra la gente.

Anonimo ha detto...

Sono perfettamente d'accordo che ci sia spazio per tutti e con labuona educazione ed il rispetto si possa convivere

Certo che il Brenta è sempre più frequentato da nomadi e disoerati che si costruiscono case sugli alberi e sporcano ovunque senza rispetto

Non è certo qualche sempre piu raro endurista il problema dei nostri tempi.

A parte costui essere sicuramente persona che lavora, ha pagato tasse per comprare moto, attrezzatura e mantenimento e in qualche modo crea lavoro e fa girare l'economia

Magari tornassero i bei tempi in cui schiere di motorette varie davano lavoro a decine di meccanici in ogni paesino d'Italia, c'era piu lavoro e meno uso di sostanze stupefacenti tra i giovani!