martedì 29 settembre 2009

Anche a Tezze sul brenta il consiglio comunale sarà trasmesso via internet.

Le riprese audio e video sono state finalmente regolamentate anche dal comune di Tezze sul Brenta.

I buchi legislativi riguardanti la videoripresa dei consigli comunali sembrano ora essere stati colmati grazie ad un voto unanime del consiglio che ha approvato un regolamento che indica le modalità di videoripresa e diffusione dei lavori del consiglio comunale.

La presentazione del regolamento è stata fatta a cura del presidente del consiglio, Sartore Tiziano: “Con questo regolamento approvato dalla commissione si va ad integrare ciò che è il nostro programma per l'aumento della trasparenza”, infatti assieme al regolamento è stata annunciata l'installazione entro fine anno di due telecamere per la diffusione via internet del consiglio comunale.

L'assessore Bizzotto Mariano oltre, alla possibilità di dare permettere di ascoltare e vedere anche a chi non è presente al consiglio comunale, vede anche una opportunità “romantica” di avvicinare, tramite le riprese WEB, i concittadini emigrati in altri paesi.

L'unica critica è stata fatta dal consigliere Cuccarollo Daniele il quale, pur accettando nella quasi totalità il regolamento, ha chiesto spiegazioni sulle modalità in cui si è pervenuti ad una scelta del regolamento così rapida, mettendo l'accento sul fatto che al consiglio comunale precedente un privato cittadino è stato forzosamente bloccato mentre cercava di riprendere il consiglio comunale pur non esistendo divieti a tale pratica e chiedendo che qualcuno possa riprendere (in deroga al regolamento poi accettato) e diffondere fino all'installazione delle telecamere comunali. Entrambe le richieste non hanno avuto risposta.

Due sono gli articoli per i quali c'è stato un po' di dibattimento con le assopite opposizioni: l'articolo 5, il quale permette alle cariche pubbliche di vietare la diffusione della propria immagine qualora non lo ritengano opportuno, a causa della violazione della loro privacy. Tutto ciò senza sollevare la questione riguardante il fatto che le cariche elettive possono godere della privacy per ciò che fanno quando non coprono la propria carica pubblica oppure la diffusione di dati veramente sensibili (preferenze sessuali, stato di salute, professione religiosa o appartenenza politica).

L'altro articolo oggetto di richiesta di modifiche (comunque non apportate) da parte di Cuccarollo è il numero 3: “ … le riprese non possono essere fatte dal privato cittadino ...” c'è da sperare che vi siano deroghe a tale articolo altrimenti gli unici giornalisti (anche loro privati cittadini) che vorrebbero riprendere liberamente il consiglio dovrebbero avere anche delle cariche pubbliche, tutto ciò in barba all'articolo 21 della costituzione italiana che difende la libertà di manifestare e il diritto di cronaca, diritto che appartiene a tutti, anche ai privati cittadini.

Emanuele Bonin

giovedì 24 settembre 2009

28/9/2009: Consiglio Comunale -Ordine del giorno

Lunedì ci sarà il consiglio comunale (purtroppo il sito ufficiale del comune non ha ancora aggiornato la pagina) con il seguente ordine del giorno:

sabato 19 settembre 2009

Pignorato il comune di Tezze sul Brenta


Tra Luglio e Settembre 2009 il comune di Tezze sul Brenta si è visto notificare tre atti di pignoramento di una impresa edile.

Dagli atti (delibere di Giunta 153/154/155 del 2009) risulta che le richieste di pignoramento, che ammontano ad un totale di poco più di 4000 €, siano state fatte a causa di insolvenze (Le inadempienze non sono comunque da parte del comune, vedi precisazione del 3/10/2009 in Calce) relative ai lavori di ampliamento del comune e della costruzione di una nuova palestra nella frazione di Stroppari.
L'imprese che vanta crediti nei confronti del comune di Tezze è "Impresa Costruzioni Generali Signor Srl" di Asolo (TV), mentre i pignoramenti sono stati eseguiti da due imprese ed un privato: "Scuccato Primo Snc di Scuccato Primo & C." di Pozzoleone (VI), "ACRIL QUARZ S.n.c. di Barutta Luciano & C." (in delibera è erroneamente riportato "Buratta Luciano") di Villanova di Camposampiero (PD) e il signor Signor Panazzolo Mauro di Pederobba (TV).

Il Comune ha dato mandato all'Avv. "Antonio Greco", esperto in materia, di rappresentare il comune presso i due tribunali (Bassano del Grappa e Treviso) da cui sono partite le notifiche di pignoramento.

** ------------------------------------------------------------------ **

Precisazione 03/10/2009:
Il Comune di Tezze mi fà sapere che i pignoramenti vengono fatti da ditte subbappaltatrici in quanto la ditta insolvente nei loro confronti è la ditta "Impresa Costruzione Generali Signor Srl". Il Comune si trova suo malgrado ad essere pignorato a causa delle inadempienze della ditta succitata.

giovedì 17 settembre 2009

Tezze sul Brenta: 21/09/2009 - Commissione urbanistica/cultura e il 28/09/2009 Consiglio Comunale

A Tezze sul Brenta
Lunedì 21 Settembre si riunirà la commissione consigliare urbanistica alle 20:30 e alle 21:00 la commissione consigliare Cultura.
Anche questi lavori sono aperti al pubblico.

Lunedì 28 Settembre ci sarà il consiglio comunale.

mercoledì 16 settembre 2009

Metanotezze: L'ex-Primo dipendente difende le proprie posizioni.

Dal Giornale di Vicenza (macchestrano) arriva un articolo dove l'Ex - Lago si difende dalla sentenza che lo obbligherebbe a risarcire il comune di Tezze sul Brenta definendola "politica" e contemporaneamente attacca il Nuovo-Lago il quale aveva annunciato dal Gazzettino che avrebbe creato un fondo con i soldi recuperati.
Il vizio di usare un giornale per rispondere all'articolo apparso su un altro giornale è un vizietto che l'Ex-Lago non ha ancora perso ...
--------------------------------------------------------------
Il Giornale di Vicenza 16/09/2009

TEZZE. L’ex sindaco respinge le accuse e critica la Corte dei Conti

Metanotezze, Lago replica
«È solo una sentenza politica»

«La sentenza delle Corte dei Conti è chiaramente politica. Il procuratore Mingarelli non ha accolto la richiesta di nominare un perito al disopra della parte. Ha sentito tutti, tranne me. Mi batterò fino in fondo contro una punizione non meritata, che sa tanto di vendetta politica».
L’ex sindaco di Tezze Luciano Lago risponde così ai commenti degli attuali amministratori comunali di Tezze, in merito alla conferma della sentenza di condanna da parte della Corte dei conti sull’affare Metanotezze.
«Non capisco perché Mingarelli abbia sentito gli esponenti dell’opposizione ma si sia rifiutato di dare udienza anche a chi ha deciso di vendere la quota minoritaria della Metanotezze. La mia amministrazione – aggiunge Lago – ha venduto la quota del Comune per un milione e 350 mila euro. La perizia di stima fatta dall’ing. Marfut, tecnico della Lega, in vista del riscatto della stessa rete del metano, è di 600 mila euro, somma inferiore a quanto incassato dal Comune. Non vedo dove stia l’imbroglio. Nessuno indaga sulla vendita della rete comunale di Nove a 300 mila euro. Come se non bastasse, sono stato penalizzato per la rateizzazione dell’importo che la “Zilio Spa” doveva pagare al Comune. La decisione della Giunta è stata presa senza che io fossi presente».
«L’attuale amministrazione comunale guidata dalla Lega - conclude Lago - sta sollevando fumo negli occhi della gente, per nascondere la sua incapacità. Infine, non vedo perché la Corte dei conti, così sollecita a dare una risposta a presunte irregolarità, non verifichi i danni patrimoniali causati alle pubbliche amministrazioni che hanno investito in titoli tossici».M.B.


15/09/2009 Il Gazzettino


TEZZE Le sanzioni alla giunta precedente
Metanotezze, i fondi
in aiuto agli indigenti
Mara Bizzotto: «Vittoria della Lega»

Martedì 15 Settembre 2009,
Tezze sul Brenta
“La mia amministrazione – ha esordito il sindaco Valerio Lago ieri mattina durante un’affollata conferenza stampa sul caso Metanotezze – agirà nei confronti di tutti i soggetti coinvolti per restituire alla comunità di Tezze quanto la gestione dell’amministrazione del mio predecessore ha indebitamente sperperato con atteggiamento irresponsabile e noncurante. Conferirò per questo un incarico legale al fine di recuperare tutte le somme che la Corte dei Conti ha accertato essere state sottratte alla collettività”.
Ma cosa farete con quei soldi?
“Sono circa 250 mila euro – risponde il sindaco – con cui andremo a creare un fondo che andrà a favore dei disoccupati, di chi ha perso il lavoro, dei pensionati in difficoltà e delle giovani coppie che vogliono sposarsi, ma che sono strette dalla crisi attuale. Sono soldi tolti quella volta alla comunità e che adesso torneranno alla comunità stessa”.
L’assessore al bilancio Mariano Bizzotto ha illustrato a grandi tappe la storia che ha avuto inizio nel 2000 quando l’amministrazione di Luciano Lago ha deciso di vendere la propria quota della Metanotezze all’altro socio, la Zilio spa. L’operazione è stata votata dalla maggioranza di allora, contro il parere delle minoranze e il parere delle commissioni preposte.
“Io non do giudizi – ha detto Bizzotto – è già molto pesante il giudizio della Corte dei Conti di Roma e chi vuole leggerselo può andare nel sito della Corte e digitare Metanotezze: troverà le due sentenze di Venezia del 2005 e di Roma di pochi giorni fa”.
Ma cosa pensate di tutta la faccenda?
“Dopo 10 anni – ha aggiunto l’europarlamentare Mara Bizzotto – è arrivata la vittoria della Lega, è emersa la verità, è arrivata la sentenza che è e rimarrà esemplare almeno per il nostro territorio, stanco di una certa malamministrazione. Nelle sentenze si leggono chiare ed esplicite le motivazioni della condanna dei vari responsabili e questo serva da monito per le attuali e le future amministrazioni. E’ giusto che gli amministratori imparino a gestire la “cosa pubblica” con amore, passione, con molto rispetto, come se fosse una “cosa propria”.
“Sono appena tre mesi che governiamo – ha concluso il sindaco Valerio Lago – è abbiamo solo cercato di tamponare situazioni insolute. Durante la passata amministrazione, su molte questioni noi delle minoranze abbiamo proposto soluzioni alternative, molte volte ci siamo pure opposti, ma siamo stati quasi sempre inascoltati”.
Pio Brotto

sabato 12 settembre 2009

Svendita MetanoTezze: il nostro Ex-Primo Dipendente condannato.

Dal Gazzettino di oggi si legge che sono state confermate le accuse all'Ex-Primo dipendente di Tezze sul Brenta Luciano Lago e alcuni suoi collaboratori che hanno partecipato alla SVENDITA di MetanoTezze in Barba agli interessi del comune.

Ricordo con quale sicumera erano stati fatti i proclami di innocenza durante il consiglio comunale in cui le opposizioni chiesero al sindaco di tutelare il comune giuridicamente da questa faccenda.


Il Gazzettino: Sabato 12 Settembre

TEZZE SUL BRENTA La sezione centrale della Corte dei Conti si è pronunciata sulla vendita dell’azienda comunale
Metanotezze, condanne confermate
Quasi duecentomila euro di addebiti complessivi all’ex sindaco Lago e ai collaboratori

Sabato 12 Settembre 2009, Tezze sul Brenta
C’è stato un lungo silenzio da parte della Corte dei Conti di Roma sulla questione della “Metanotezze”, la vicenda che vede coinvolti l’ex sindaco Luciano Lago, i suoi assessori di allora, primi anni 2000, il vicesegretario, i revisori dei conti, tutti accusati di non aver fatto gli interessi del Comune.
La vicenda ha preso inizio nel 2000 quando il Comune cedette la quota di minoranza di “Metanotezze” per poco meno di 700mila euro; acquirente fu il socio di maggioranza, la Zilio spa che dopo due anni ha rivenduto l’azienda all’Ascopiave a un prezzo che ha fatto scalpore. A seguito di un esposto da parte della minoranza alla Corte dei Conti, nel 2005 l’allora viceprocuratore Alberto Mingarelli, ora procuratore capo, concluse che la cessione è stata considerata illegittima per l’iter burocratico scelto, bisognava indire una gara pubblica, e anche per il valore sottostimato della società per 442mila euro.
La Corte dei Conti di Venezia aveva precisato gli addebiti decurtando del 50% quanto stabilito dal viceprocuratore: 126 mila euro al sindaco, 31 mila 500 al vicesegretario, 12 mila 500 al presidente dei revisori dei conti, 9 mila altri due componenti del collegio dei revisori, 300 euro agli assessori del 2000; sugli amministratori ricadono anche 5 mila e 200 euro per le spese di giudizio.
Agli assessori è stato solo contestato di non aver calcolato gli interessi sul dilazionamento del pagamento.
Tutti hanno ricorso alla Corte dei Conti, Sezione prima giurisdizionale centrale di Roma, che ha concluso i lavori da tempo, ma la sentenza è stata resa nota solo in questi giorni. E ha confermato le sanzioni.
Dalla faccenda l’unico assessore di allora a non essere stato né citato in giudizio, né condannato, è Mirko Lorenzin in quanto aveva chiesto un’audizione al procuratore e aveva presentato una dettagliata relazione su tutta la faccenda.
Come anticipato è stata una questione inziata nel 2000 e l’amministrazione di Luciano Lago aveva deciso di vendere la propria quota. L’ingegnere Sottani era stato incaricato di predisporre una perizia di stima, ritenuta non congrua dal consigliere Bizzotto.
“Le richieste di effettuare ulteriori approfondimenti – è scritto nella sentenza – sulla corretta valutazione della quota sociale e sulla congruità della stima effetuata dal tecnico, presentate dal consigliere Mariano Bizzotto e dai componenti della Commissione affari costituzionali e bilancio del comune sono rimaste inascoltate”.
Confermo che in tutta questa faccenda – confessa l’ex vicesindaco Antonio Tessarollo – ho sempre pensato ed agito in buona fede. Non potevamo certamente sapere tutti i cavilli burocratici della faccenda, sono ancora convinto di aver agito per il bene del mio Comune, d’altra parte c’era il parere di un esperto. Quei famosi interessi per cui siamo stati accusati, per me erano abbondantemente rientrati con lo spostamento, fatto dalla ditta Zilio, della centralina all’incrocio di via Villa”.
Di questa faccenda si parlerà ancora anche perché è in dirittura d’arrivo l’appalto della rete che nel frattempo è tornata di proprietà del Comune.
Pio Brotto


domenica 6 settembre 2009

La festa dei Veneti

Sono stato alla festa dei veneti, un evento culturale per la promozioni e la conservazioni delle proprie radici venete.
La festa si è svolta presso il centro storico di cittadella e si potevano trovare bancarelle di tutti i tipi, da quelle meramente commerciali, comunque orientate alla valorizzazioen dei prodotti tipici veneti a quelle che promuovevano la donazione del sangue o che si adoperavano per la raccolta di fondi a fin di Bene, come quella di Radio Gamma 5 che da molto crea eventi al solo scopo di aiutare gli abitanti di Vallà di Riese PioX a risollevvarsi dopo la venuta di quella tromba d'aria che molto a distrutto riducendo in macerie molti edifici, senza avere un conseguente aiuto dal governo come lo è stato giustamente (anche se con riserve) per gli abitanti dell'Abruzzo i quali comunque ora dovranno effettivamente valutare l'efficienza dell'operato.
Da seganlare anche il lodevole lavoro di ricostruzione dei grandi personaggi storici veneti fatto dal gruppo "RaixeVenete".

Poi vi erano le bancarelle che ti fornivano il tuo passaporto VENETO (?!) o che ostentavano con orgoglio un computer in cui venivano trasmesse le puntate di un cartone animato tradotto in dialetto (http://corrieredelveneto.corriere.it/vicenza/notizie/politica/2009/14-agosto-2009/cartoni-animati-dialetto-finanziati-regione-gia-finito-doppiaggio-1601665412833.shtml) ... senza comunque evidenziare il costo dell'operazione (40 mila euro).

La promozione della propria cultura a mio avviso è una cosa sacrosanta e in una certa misura questo tipo di iniziative possono aiutare a tramandare valori e modi di vivere di una volta. Ma il ricordare chi siamo e da dove veniamo innanzitutto va fatto anche con spirito critico e non deve essere trasformato in una crociata contro tutto ciò che non è veneto o che non si capisce, altrimenti se riuscissimo a ricostruire il nostro albero genealogico all'infinito scopriremmo che il Veneto è stato popolato solo in un secondo momento da altre popolazioni "foreste".

D'altra parte il gruppo promotore "Raixe Venete" si vuole distanziare da qualsiasi partito politico.

mercoledì 2 settembre 2009

RIprese comunali: il comune ha risposto picche.

Approfitto di un commento arrivatomi da Mauro Lago per scrivere un post che da tempo avevo messo in preventivo di pubblicare, rispondendo contemporaneamente alle domande postemi.

Partiamo dalla passata amministrazione.
Nella passata amministrazione per problemi miei personali, anche se questa non è una scusante valida per non essere partecipe alla vita del proprio comune, non ho potuto partecipare che a pochi consigli comunali pur avendo già la volontà di registrarli per poter dare la possibilità ad altri citatdini di seguire i consigli anche da casa.
La volontà di registrarli mi è nata in quanto io faccio parte del Grupopo MeetUp Amici di Beppe Grillo di Bassano del Grappa, anche se chiamarci gruppo è molto presuntuoso vista il nostro esiguo numero.
In ogni caso non esistendo un gruppo simile a Tezze volevo fare le riprese semplicemente come cittadino privato per poter aumentare la partecipazione popolare, visto che a quei pochi consigli a cui partecipavo vi erano poche persone .... che avessero i miei stessi problemi ? costretti per vari motivi a stare a casa ma con la possibilità di guardare/ascoltare una diretta video ?

Sospetto e sento da più parti che le sedi decisionali VERE sono in altri luoghi, ma sono convinto che la presenza dei cittadini durante i consigli comunali possa influire sulle decisioni finali.

Da quest'anno riesco a gestire meglio i miei "problemini" famigliari e ho espresso da questo blog di iniziare ad essere più partecipe ai consigli comunali perchè è il dovere di un buon cittadino quale io comunque non riesco ad essere come vorrei.

Il primo consiglio comunale è stato da me registrato senza alcun problema (ed era ben visibile la mia macchina fotografica e nello stesso luogo della seconda volta) e diffuso via YouTube, e il numero di visite ai filmati (perchè ho pure dovuto fare la fatica di spezzare tutto il filmato in filmati da 10 minuti l'uno) è come minimo di una ventina di persone, il che vuol dire che almeno altre 20 persone (alcuni fimati hanno 50 accessi) che NON CI SAREBBERO STATE nella sala consigliare hanno potuto seguire i lavori comunali, per me è un comunque una gran cosa nel suo piccolo. Tutto questo con una ripresa in cui la risoluzione e l'audio sono veramente scarsi.

Qualche settimana dopo la mia ufficializzazione degli intenti a riprendere i consigli comunali (dopo essere stato censurato prima del secondo consiglio) ho ricevuto una risposta (vedi slideshow) che ribatteva punto per punto le leggi che ero riuscito a trovare che gestissero questa situazione, naturalmente gli articoli citati dal comune risultavano contrario alla mia volontà di diffondere i vari consigli comunali e alla fine mi veniva comunque impedito di fare le riprese e tantomeno di trasmetterle in Internet ... anche perchè le video-riprese le farà direttamente il comune.

L'interessamento del comune al piazzamento della telecamera è nato tra il primo e il secondo consiglio comunale ... le disposizioni allo studio sono di quei giorni ... al che mi sono chiesto come mai la telecamera sia stato il primo pensiero del nuovo primo dipendente insediato in comune ... non mi sono dato ancora una risposta certa anche se alcune ipotesi le ho fatte.

Non è mia intenzione pagare un avvocato per controllare l'esistenza di reali buchi legislativi su queste leggi, ma una cosa è sacrosanta ... la costituzione (alla quale ogni primo dipendente presta
giuramento di fedeltà) e più precisamente l'articolo 21 che sancisce il DIRITTO DI CRONACA che non è prerogativa dei soli giornalisti ma di qualsiasi cittadino, inoltre vi è anche l'articolo 19 della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo che similmente protegge lo stesso diritto.

Per quanto riguarda i DATI SENSIBILI, ho fatto una bella chiaccherata con il portavoce (anche se ultimamente hanno una vita dura) del garante della privacy e i dati sensibili non sono i nomi e cognomi delle persone .... che tra l'altro essendo PUBBLICI non hanno motivo di essere nascosti ... bensì le loro preferenze sessuali, la loro religione e il loro stato di salute o dei loro famigliari, tant'è che chi filma dovrebbe poter mettere a disposizione la registrazione (e questa cosa l'ho saputa dopo la prima ripresa in cui fortunatamente di dati sensibili non ne uscivano) su richiesta di chi è stato filmato per la consultazione ed eventuale oscuramento delle parti in cui si evincono appunto i dati sensibili.

I temi trattati in consiglio comunale sono trattati da persone PUBBLICHE che rappresentano cariche elettive che non possono sottrarsi all'esposizione pubblica (tranne in quei casi in cui vengano loro carpiti i famosi dati sensibili), tali temi sono quindi PUBBLICI, ma sono talmente pubblici che possono uscire tranquillamente dall'ambito locale, tant'è che già da qualche anno altre amministrazioni comunali (Vicenza, Padova, Rosà ...) si sono dotati di telecamera live con diffusione su internet ... a livello MONDIALE quindi.

In ultima analisi non voglio assolutamente dare un peso POLITICO alla mia vicenda, nel senso che le mie azioni sono indipendenti da qualsiasi mia appartenenza al gruppo degli amici di Beppe Grillo di Bassano del Grappa (se non per il fatto che da loro ho mutuato l'idea) e tantomeno alla mia appartenenza al "Gruppo di Difesa del diritto alla salute di Tezze sul Brenta e Bassano del Grappa" con il quale ci stiamo battendo su altri fronti che nulla hanno a che fare con la mia idea di aiutare il cittadino a seguire i lavori all'interno del comune.

Sarò ben felice di sapere che i consigli comuanli, ai quali mi riprometto comunque di partecipare, vengano ripresi da una telecamera "legale", anche se questo accadrà non a breve tempo.

No! Ni! Forse! Ma!: La differenziazione (?!) del rifiuto ...

Già da qualche tempo a Tezze sul Brenta (ma così so essere in molti altri comuni) le indicazioni di conferimento dei rifiuti sono cambiate in modo tale da poter conferire assieme la plastica con il vetro e con il metallo. Quindi vien da se che prima del riciclo ci sarà una fase intermedia di divisione più affinata dei rifiuti, questo implicherà l'utilizzo di nuove tecnologie e laddove le macchine non possono selezionare ci penserà la mano dell'uomo.

Teniamo presente che il riciclo di un materiale ha veramente senso, se tutta l'energia usata per la sua ritrasformazione in materia prima secondaria risulta essere inferiore all'energia che si dovrebbe utilizzare qualora si dovesse partire dalle sue componenti chimiche.
Ad esempio le lattine di alluminio hanno un buon "rendimento" in quanto il loro riciclo è conveniente in termini energetici, mentre la plastica, seppur riciclabile, ha un pessimo rendimento in quanto per ottenere nuovamente plastica di qualità decente devono essere aggiunte quantità di plastica "nuova".
Il vetro, a differenza di altri materiali ha una possibilità di riciclo che si avvicina al 100%, cioè da una bottiglia posso fondere e riavere una bottiglia (naturalmente ci saranno delle eprdite ma semplicemente dovute alle leggi della termoodinamica e più in generale della fisica).

Colpevolente non mi sono chiesto se questa cosa di poter mettere assieme più rifiuti fosse positiva, in quanto come privato cittadino avevo dei vantaggi, cioè ridurre il numero di secchi sotto il lavello.

Qualche giorno fà un mio amico di ritorno dal'inghilterra mi disse che in inghilterra non solo non esiste l'assimilazione di più rifiuti riciclabili (vetro con lattine e con plastica ad esempio), ma per il vetro vi sono 3 cassonetti, che distinguono il vetro per colore. Alchè ho cercato le spiegazioni per tale comportamento, credendo fin'ora (peraltro senza conferme) che vetro fosse vetro e una volta fuso il colore potesse essere tolto, invece se si cominciano a mescolare assieme vari colori, il vetro che potrà essere restituito dal riciclo non potrà certo essere trasparente e comunque probabilmente bisognerà aggiungere vetro nuovo alfine di avere una colorazione commercializzabile.

Inoltre se assieme al vetro cominciamo a mettere metallo e plastica, i quali, per quanto possano essere lavati (come richiesto pe run corretto riciclo), vanno a contaminare il vetro, quest'ultimo potrebbe non essere più idoneo ad un riciclo "perfetto", cioè se ricicliamo vetro usato con alimenti, con perfetto, intendo che si possano creare oggetti che possano contenere alimenti.

Appurata questa cosa perchè noi stiamo andando in una direzione apposta a ciò che viene fatto non solo in Inghilterra ma anche in molti altri paesi europei ?

Probabilmente chi ha deciso le metodologie di raccolta ha capito che siamo un popolo pigro e incline a non fare le cose che per essere spiegate abbisognano di più di due righe di scritto con font corpo 15, forse questo è anche il motivo per cui i bugiardini delle medicine e gli ingredienti dei prodotti industriali vengono scritti in piccolo, fiiitttooo fiiitttoo e se possibile con un colore improbabile (Viola scuro su viola chiaro).