domenica 3 maggio 2009
Romanzo domenicale: Il cacciatore di amianto. (mo me so rotto li ....)
Il tempo mite degli ultimi giorni di marzo invitava Tommaso (di cui abbiamo una foto) ad andare a fare delle corsette di prima mattina,
nonostante il suo fisico tradisse il fatto che fosse un amante del buon cibo.
Il tragitto che decise di fare attraversava 2 comuni della zona in cui vive, il comune di ATTENTO e il comune RAFFAZZONE.
Durante uno di questi giretti, mentre attraversav il comune di ATTENTO vide delle lastre ondulate color grigio topo tutte rotte e vecchie abbandonate nei pressi di un canale artificiale che serve all'irrigazione dei campi (rogge) ... non ci voleva credere ... quello era Eternit ... il materiale che ha fatto una strage di persone con le sue microfibre pericolosissime.
Tommaso, non appena a casa, invia immediatamente una mail all'attezione del primo dipendente e all'ufficio relazioni con il pubblico del comune di ATTENTO, il pomeriggio stesso riceve una risposta in cui si chiedono maggiori delucidazioni circa il luogo del ritrovamento.
Tommaso si munisce di macchinetta fotografica e di Google, quindi invia al comune di ATTENTO le foto dell'Eternit e la posizione vista dal satellite del luogo del ritrovamento. Dopo una mail di conferma di avvenuta allerta della squadra speciale addetta alla rimozione di questo pericoloso materiale e dopo un paio di settimane, Tommaso si vide che il materiale venne rimosso.
Poco dopo il ritrovamento e prima della rimozione da parte del comune ATTENTO, Tommaso, che nel frattempo continua i suoi giri mattutini, si accorge che anche nel comune di RAFFAZZONE è stato abbandonato dell'eternit, in ben due punti, entranbi all'interno di rogge, in uno dei casi vi è adirittura una intera lastra tenuta da due pali di legno al fine di "rafforzare" l'argine della stessa.
Tommaso, avendo avuto da poco risposta mmediata dal comune di ATTENTO, si mette a scrivere una mail anche al primo dipendente e all'ufficio ecologia del comune RAFFAZZONE, ma al contrario della prima volta, pur avendo inviato subito le foto dell'eternit ed aver segnalato la posizione perfettamente non riceve alcuna risposta e dopo due settimane tutto il materiale è ancora lì. Tommaso decide quindi di scrivere una segnalazione cartacea e recarsi in municipio del comune di RAFFAZZONE a farla protocollare, il pomeriggio dello stesso giorno riceve (che strano ?!) una mail di risposta alle mail precedenti (quindi le mail erano state lette ed ignorate) in cui si avverte che tutto è a posto.
Tommaso (per far fede al suo nome) il giorno dopo va a controllare e si accorge che l'Eternit è stato rimosso solamente in uno dei due punti segnalati, mentre l'altro è ancora lì, quindi a Tommaso viene il sospetto che dei poveri operai del comune (che non possono movimentare l'eternit se non adeguatamente addestrati) siano stati inviati a raccogliere il materiale, ma davanti a quella lastra si siano (giustamente) fermati.
Tomamso, abbastanza contrariato, scrive una nuova mail, che non avrà mai risposta, in cui evidenzia la mancata rimozione della lastra ....
Tommaso mi ha detto che ad Oggi la lastra è ancorà lì .... e ch farà un esposto all'ARPAV.
.... mi spiace ... non c'è lieto fine ... per ora ....
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
il fine c'e'... eccome se c'e' !!
peccato che sia silenzioso e dannato ! e non c'e' reparto di oncologia che lo contenga !!
krys
ps.
cavate chei baffi... ;-)
Posta un commento