mercoledì 8 aprile 2009

A fine mandato si fanno le cose appropiate

TEZZE SUL BRENTA Il Comune si convenziona con l’Etra per realizzare una serie di installazioni di autoproduzione di energia elettrica sugli edifici comunali
Cinquanta impianti fotovoltaici sui tetti pubblici

Mercoledì 8 Aprile 2009,
Tezze sul Brenta
Dopo la centrale di biomassa che fornirà calore e acqua calda a tutti gli stabili pubblici, parrocchiali e comunali del centro, l’impianto di geotermia alla materna di Stroppari, l’avvio del fotovoltaico alla stessa scuola, il comune ha deciso di affidare ad Etra lo sfruttamento dell’energia solare per il fotovoltaico da installare sugli edifici pubblici.
E’ quanto è stato deciso nell’ultimo consiglio comunale, su proposta del sindaco Luciano Lago. Il comune di Tezze è così seriamente indirizzato a fare da comune modello nello sfruttamento delle energie pulite e alternative.
Etra, l’ha spiegato il sindaco, è un ente che nei suoi scopi primari è dare servizi e da qualche tempo sta predisponendo piani da offrire ai comuni per la produzione di energie pulite, sfruttando l’acqua, il sole, i rifiuti.
“Potremmo attivare noi questi impianti – ha dichiarato il sindaco – ma l’impegno di spesa iniziale è troppo elevato e ci obbligherebbe a bilanci impossibili. L’offerta che Etra ci fa è vantaggiosa per il nostro comune che si troverebbe dimezzata la spesa per l’energia elettrica”.
La convezione prevede la realizzazione e la gestione su edifici pubblici di 50 impianti di fotovoltaico con potenza non superiore ai 20 kW. Dopo 20 anni gli impianti diventerebbero di proprietà del comune.
“Dovremo insieme – ha aggiunto il sindaco – trovare gli immobili più adatti, redigerne un piano di attuazione e una volta avviato l’impianto il comune verserà a Etra per ogni kW installato 100 euro come contributo per la spesa di gestione, manutenzione ordinaria e straordinaria, assicurazione. Con questa scelta non solo risparmieremo sui costi, alla scadenza della convenzione saremmo proprietari di una serie di impianti che stando agli studi attuali produrranno energia almeno per altri 10 anni, ma come ente pubblico avremo fatto il nostro dovere nel rispetto dell’ambiente”.
Le minoranze con Lorenzin e Marina Lago, pur riconoscendo la validità del progetto in se stesso anche nei confronti dei cittadini, hanno lamentato la mancanza di dati certi nella convenzione.
“Basta andare oltre confine, in Austria o in Germania – ha spiegato Mauro Lago – per vedere come noi in Italia, paese del sole, siamo ancora legati a molti pregiudizi. In Etra sta seguendo questo discorso l’ingegnere Enrico Parelli, il tecnico che ha avviato e seguito il nostro comune per la realizzazione dei nostri impianti di energia alternativa. Se poi facciamo un po’ di conti e consideriamo che fra vent’anni ci troveremo proprietari di una serie di impianti per un valore di 5-600mila euro e che saranno ancora attivi per l’80%, allora comprendiamo la bontà di questa proposta”.
“Avremmo avuto piacere – ha ribadito Luigi Pellanda – che nella convenzione, insieme agli impegni, fossero stati scritti anche questi dati tecnici, cifre e quant’altro servisse a dare visibilità tecnica a questo progetto”.
Il consiglio all’unanimità ha approvato la proposta del sindaco.
Pio Brotto

Fonte Gazzettino

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