giovedì 23 agosto 2012

Aquila: 3 Anni Dopo

Oggi sono stato all'Aquila.

Ho voluto vedere di persona quello che fin'ora ho visto e sentito indirettamente.

Non ho fatto foto ne alle macerie ne ai vari puntellamenti, mi sembrava poco rispettoso verso questa città che, entrando nel centro storico, sembra un'immensa cattedrale VUOTA, in cui si sentono solo echi di persone e cose lontane.

La città ha le vie (almeno quelle che ho visitato lo erano) sgombere dalle macerie, ma le varie cicatrici sono tutte lì, squarci ovunque, crepe e aperture che lasciano intravedere quello che vi era all'interno degli edifici. Mensole con suppellettili, vasi, lavandini, tutto lasciato così come era nel momento dello scuotimento massimo, insegne di attività mai riaperte, una gelateria con le coppette di carta in vetrina, tutto puntellato e fasciato, chiese distrutte e attorniate da strutture per tenerle in piedi in attesa di un ... MIRACOLO!?

Qualsiasi foto o descrizione non renderebbe minimamente ciò che si prova attraversando i vicoli e le vie dell'Aquila.

Spostandosi dove vi è vita si sente sempre un malumore di sottofondo, vi sono comunque tentativi di riportare l'Aquila alla normalità con installazioni artistiche particolari o con l'abbellimento delle piazze frequentate e l'addobbamento di alcuni palazzi con i gonfaloni per la festa della perdonanza.

Ricordo che tre anni fa si stimavano almeno 10 anni per una ricostruzione, ma la ricostruzione reale non è mai partita.

ANDATE all'Aquila!

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