Praticamente un Medico, che di Medico, ammesso che sia vero ciò che è scritto, ha ben poco, si è messo a cercare di spillare quattrini ai pazienti aggirando tutto il sistema di prenotazioni del San Bassiano ... praticamente voleva soldi per se senza quindi denunciarli ... in NERO!
Sabato 24 Gennaio 2009, |
Bassano Un medico dell’ospedale è stato denunciato a piede libero per truffa ai danni dello Stato: amputando vergognosamente le regole professionali e il rispetto dei bisogni primari della persona, ha speculato sulla salute di una paziente. Per 80 euro. La gravissima vicenda (che ovviamente dovrà essere approfondita) si è dipanata all’inizio della settimana scorsa. Martedì 13, F.T., una quarantenne di Bassano, si è recata al Centro unico di prenotazione del S. Bassiano e ha richiesto una visita in regime di libera professione, cioè pagando uno specialista che in determinate forme esegue controlli usufruendo degli ambulatori del nosocomio. L’ufficio ha fissato alla donna una visita con il dottor A.T. per il giorno dopo; ticket 70 euro. Il 14 F.T. si è fatta vedere. Al termine il medico le ha comunicato che riteneva necessario che sostenesse altri due esami. "Però ci sono dei problemi - le ha più o meno rappresentato: occorre tempo e dovrà spendere altri 130 euro. Se vuole facciamo in un’altra maniera. Se mi dà 80 euro mi occupo io della faccenda, risolviamo tutto in pochi giorni e lei risparmia 50 euro". La signora è rimasta interdetta, ma la salute è una cosa seria e di fronte alla possibilità di conoscere in fretta l’origine dei disturbi ha informalmente accettato. Tuttavia per curiosità è ripassata egualmente dallo sportello delle prenotazioni e ha domandato quanto le sarebbero costati gli esami prescritti. "60 euro" - le ha indicato l’addetta. Quindi il dottore non solo l’aveva infilata in una corsia irregolare, ma le aveva anche mentito sulla spesa reale! F.T. ha bussato energicamente all’Ufficio rapporti con gli utenti e ha raccontato tutto. La responsabile ha avvertito il direttore generale e il posto di Polizia e questo il Commissariato di viale P. Giraldi. Interrogata, la quarantenne ha confermato ogni cosa. A questo punto è stata organizzata una trappola. Il 15 F.T. è tornata da A.T., ha sostenuto il primo dei due esami e gli ha consegnato gli 80 euro in nero "pattuiti". "Grazie e a presto". Prestissimo. Dopo 10 minuti sono intervenuti due ispettori che si sono fatti consegnare il portafogli. Dentro c’erano una banconota da 50, una da 20 e una da 10 precedentemente segnate. Il professionista è rimasto sale. É stato invitato in Commissariato e come detto deferito per truffa ai danni dello Stato. Va da sè che agli inquirenti è rimasto un grosso dubbio: era la prima furbata o solo l’ultima di una lunga serie? Adesso che il bubbone si è rotto, potrebbe colare parecchio pus. «Riteniamo che questa vicenda sia un segnale importante - ha commentato ieri il vicequestore Alessandro Campagnolo - Desidero sottolineare la prontezza, la trasparenza e il rigore della direzione dell’Ulss, che ci ha fornito la massima collaborazione». Bruno Cera |
Nessun commento:
Posta un commento