C'era da aspettarselo che Cittadella non rimanesse a mani conserte di fronte alle accuse ricolte dall'amministrazione Tedarota per la gestione dell'incrocio costato la Vita a Chiara.
Quello che mi ha inizialmente sorpeso, è un articolo sul Giornale di Vicenza in cui si accusa senza mezzi Termini l'Inerzia dell'amminiostrazione che attualmente presiede in comune, ma dopo ave rletto la firma di chi l'ha scritto (la firma non era M.B. di un'altro giornalista) ho capito come mai non vi era nemmeno un cenno di difesa da parte del comune di Tezze per le accuse rivolte ... citando una lettera che fu inviata al sindaco Lago. STRADE INSANGUINATE.
Il sindaco Bitonci critica l’inerzia dell’Amministrazione Lago
Dopo la morte di Chiara
Cittadella accusa Tezze
Silvano Ferraro
«Ha rifiutato le nostre proposte di soluzione e ci ha interpellato solo dopo il decesso della ragazza»
Non si spengono le polemiche dopo l’ennesima tragedia della strada avvenuta sulla statale Valsugana e costata la vita, nella notte dell’Epifania, a una ragazza di 21 anni, Chiara Salvaneschi. Dopo l’incidente non sono mancate le polemiche e le manifestazioni di protesta per la pericolosità del tratto stradale in corrispondenza dell’incrocio della Valsugana con via Laghi e via Mottinello, ai confini fra Tezze e Cittadella. Le polemiche hanno investito anche l’amministrazione comunale di Cittadella che però non ci sta a sedere sul banco degli accusati e passa al contrattacco.
«Spiace constatare - dichiara il sindaco Massimo Bitonci - come si stia strumentalizzando una questione tanto delicata come la morte di una ragazza. Voglio chiarire i passi compiuti da questa Amministrazione per risolvere il problema dell'incrocio in questione. Da oltre due anni stiamo tentando di coinvolgere il Comune di Tezze per valutare i possibili interventi all'incrocio tra la statale 47 e le vie Laghi e Mottinello, un pericolo che sussiste peraltro in tutti gli incroci a raso lungo l'intera Valsugana».
«Il 30 maggio 2006 - prosegue l’on. Bitonci - ho inviato una lettera al sindaco di Tezze con la quale ho chiesto di poter posizionare un dissuasore di velocità al confine tra i due Comuni, ottenendo un parere negativo in quanto non ritenuta misura idonea a risolvere il problema della velocità dei veicoli. Da anni il Comune di Cittadella ha concordato con le ditte confinanti con l'incrocio la disponibilità delle stesse a cedere le superfici necessarie alla realizzazione dell'allargamento delle corsie. Era però necessario il coinvolgimento dell'Amministrazione di Tezze che, se pure più volte sollecitata ed interpellata, non ha mai valutato la possibilità di sedere ad un tavolo per trovare una soluzione al problema».
«Non va dimenticato - conclude il sindaco di Cittadella - che l’incrocio è interessato soprattutto dal traffico pesante da e verso la zona industriale di Tezze, sviluppata in modo inadeguato, su un'arteria stradale che ha mantenuto nel tempo le caratteristiche di strada locale, sottodimensionata rispetto ai flussi di traffico e totalmente priva di parcheggi».
«Non sono mai stato interpellato - conclude - per chiarire gli sforzi compiuti dal Comune di Cittadella per risolvere il problema. Sono stato convocato ad una conferenza di servizi promossa dal Comune di Tezze solo il 4 febbraio, dopo la tragedia, allo scopo di predisporre uno studio di fattibilità sulla realizzazione di un progetto interamente collocato in territorio comunale di Cittadella, da noi proposto anni fa e bocciato da Tezze».
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